Atalanta, la situazione tra prestiti e riscatti: la Dea ha già speso quasi 50 milioni


Tra le varie dinamiche del calciomercato, l’Atalanta, in attesa di perfezionare i primi colpi in entrata dell’era Ivan Juric, è chiamata anche a sbrogliare la matassa relativa a quei giocatori che sono approdati in quel di Bergamo a titolo provvisorio e per i quali la Dea detiene un’opzione per acquisire interamente il loro cartellino.

Il tema dei prestiti e dei relativi riscatti è infatti un argomento di estrema attualità in casa nerazzurra, con la società orobica che su questo fronte ha già compiuto parecchi sforzi per garantire continuità e competitività al proprio progetto.

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Sono diverse, infatti, le situazioni già risolte in casa atalantina: la prima mossa estiva dell’Atalanta, infatti, è stata perfezionare il riscatto di Odilon Kossounou. Il difensore ivoriano, arrivato un anno fa dal Bayer Leverkusen in prestito oneroso, è stato riscattato dal club bergamasco che, per assicurarsi a titolo definitivo le prestazioni del centrale classe 2001, ha staccato un assegno da 20 milioni di euro.

Insieme a Kossounou, l’Atalanta ha già perfezionato altre due operazioni che, di fatto, erano già previste vista la struttura della formula con cui sono approdati a Bergamo Lazar Samardzic e Marco Brescianini, ovvero quella del prestito con obbligo di riscatto. La Dea, infatti, ha già versato 14.8 milioni di euro nelle casse dell’Udinese per rilevare il 100% del cartellino del classe 2002 serbo, mentre per acquisire a titolo definitivo il centrocampista di Calcinate sono stati versati 10 milioni di euro al Frosinone.

Per questi tre giocatori, che faranno ovviamente parte del progetto Juric, l’Atalanta ha già impegnato quasi 50 milioni di euro. Nulla di fatto, invece, per Stefan Posch, il quale non verrà riscattato e alla scadenza del prestito farà rientro al Bologna.

E alla voce incassi? L’Atalanta ha racimolato sin qui un tesoretto pari a poco meno di 19 milioni per quanto riguarda quei giocatori di proprietà che hanno vissuto l’ultima stagione lontano da Bergamo: 12 milioni sono arrivati dal riscatto di Piccoli da parte del Cagliari, ai quali se ne aggiungono poco meno di quattro. La Dea ha poi intascato altri tre milioni dall’Atletico Madrid, che ha deciso di esercitare l’opzione per acquisire a titolo definitivo Juan Musso. A partire dal 1° luglio rientreranno alla base anche i vari El Bilal Tourè, Bakker, Bonfanti, Godfrey e Cittadini, ma risulta difficile ad oggi ipotizzare quali giocatori la Dea potrà piazzare subito a titolo definitivo.

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Non sarà affatto facile piazzare quelli che ad oggi potrebbero rappresentare degli elementi non propriamente centrali nelle idee di Juric ed è per questo che l’obiettivo sarà sicuramente quello di monetizzare il più possibile per mettere insieme un tesoretto da investire su nuove operazioni in entrata, esattamente come accaduto nella stagione scorsa quando le cessioni di Cambiaghi (al Bologna per 10 milioni) e di Okoli (al Leicester per 15) avevano garantito la potenza di fuoco necessaria per strappare Retegui al Genoa, poi consacratosi in nerazzurro in qualità di capocannoniere della Serie A.

Ecco perché anche le cessioni, e non solo i colpi in entrata, possono dare sbocco a scenari davvero intriganti e, in tal senso, l’Atalanta è pronta a cogliere qualsiasi opportunità.

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