Flat tax per aumentare gli stipendi dei giovani. Durigon: obiettivo Legge di Bilancio


Dare concretezza alla flat tax sugli stipendi dei più giovani nella Legge di Bilancio 2026. È questo l’obiettivo anticipato oggi da Durigon nel Palazzo dell’Informazione di Adnkronos parlando delle sfide demografiche

La tua casa è in procedura esecutiva?

sospendi la procedura con la legge sul sovraindebitamento

 

Si punta alla Legge di Bilancio 2026 per concretizzare la flat tax pensata per aumentare gli stipendi dei più giovani contenuta nella proposta di Legge presentata dalla Lega a metà maggio.

Ad anticiparlo è il sottosegretario al Lavoro e alle politiche sociali Claudio Durigon chiudendo l’evento Demografica, patto tra generazioni organizzato oggi, 24 maggio, al Palazzo dell’Informazione dall’Adnkronos per mettere a confronto tutti gli attori coinvolti: dalla politica alle aziende.

La natalità è anche una questione di occupazione giovanile, che in Italia fa fatica a decollare, e di condizioni lavorative e reddituali dei potenziali genitori. In questa ottica si guarda alla leva fiscale per contrastare il calo delle nascite.

Flat tax per aumentare gli stipendi dei giovani. Durigon: obiettivo Legge di Bilancio 2026

Prima di tutto per Claudio Durigon è necessario che il “giovane non scappi” dopo la formazione o che torni dopo un periodo all’estero.

La tua casa è in procedura esecutiva?

sospendi la procedura con la legge sul sovraindebitamento

 

Per arginare la fuga di lavoratrici e lavoratori, che è già una consuetudine con 21.000 laureati e laureate tra i 25 e i 34 anni che sono andati via in un anno, la soluzione messa in campo è una tassazione piatta, pari al 5 per cento, per alleggerire il peso del Fisco e aumentare gli stipendi degli under 30 con redditi fino a 40.000 euro, riservando un trattamento di maggior favore a chi rientra dall’estero.

La proposta di legge è stata depositata lo scorso 14 maggio, “non è ancora in discussione perché siamo convinti di portarla in Finanziaria, ha anticipato il sottosegretario, sottolineando allo stesso tempo la complessità del tema salario per tutti e tutte, a prescindere dall’età.

Come funziona la flat tax sugli stipendi dei giovani?

L’intenzione, quindi, è quella di inserire tra le novità della prossima Legge di Bilancio anche una flat tax riservata ai ragazzi e alle ragazze fino a 30 anni con contratti a tempo indeterminato.

Attualmente un beneficio di questo tipo è riservato ai titolari di partita IVA in regime forfettario nei primi anni di attività ma non si lega all’età.

L’agevolazione agirebbe, poi, sia dal lato del dipendente, riducendo fortemente la tassazione, che dal lato delle aziende.

Per i datori di lavoro ci sarebbe un esonero totale dei contributi previdenziali per due anni e una deduzione fiscale del 140 per cento sul costo del lavoro.

Il futuro, anche delle pensioni, passa dai giovani tra promesse di flat tax e lavoro instabile

D’altronde nell’ultimo periodo le agevolazioni fiscali per i giovani in Italia hanno fatto dei passi indietro, nonostante la stessa legge delega della riforma fiscale sottolinei a più riprese la necessità di adottare misure per favorire la crescita economica degli under 36.

C’è un però da non sottovalutare: la flat tax agisce sui giovani che hanno un contratto a tempo indeterminato. Nel panorama occupazionale italiano rappresenta un traguardo stabile e per nulla scontato, come sottolineano i dati ISTAT sull’occupazione giovanile riportarti da Maria Cecilia Guerra (PD) all’inizio della discussione sulle sfide demografiche.

Conto e carta

difficile da pignorare

 

“È normale che tra i giovani dai 24 e 34 anni quasi uno su quattro, il 24 per cento, abbia un lavoro precario? E di quelli dopo un anno solo il 15 per cento, con percentuali diverse tra uomini e donne, sia passato all’indeterminato?”


E in effetti dal sondaggio condotto da Adnkronos prima dell’evento, e presentato al Palazzo dell’Informazione il 24 giugno, emerge che per il 29 per cento degli intervistate e degli intervistati il lavoro instabile è alla base della scelta di fare meno figli.


Agire sulla precarietà, sottolinea Guerra, vuol dire aumentare la partecipazione al mercato del lavoro e di conseguenza aumentare il nostro PIL e permettere alle persone di affrontare il tema di diventare o meno genitori.

In una parola è un investimento sul futuro anche dal punto di vista pensionistico, altro fronte che chiede risposte.

“Avremo pensioni sempre più povere da qui in avanti, dal 2035 avremo pensionati poveri e quindi dovremo intervenire con la fiscalità. I nonni erano il salvadanaio dei ragazzi, invece, dovranno essere i giovani e le famiglie tra virgolette a supportare l’anziano. Questo fa sì che dobbiamo cambiare mentalità”.

Richiedi prestito online

Procedura celere

 

Dice Durigon, guardando al futuro.

È chiaro che per affrontare le sfide demografiche non c’è una sola soluzione, ma serve disinnescare quanto prima quel sistema di effetti a catena per invertine la tendenza. E tutti e tutte, dalla politica alle aziende, sono chiamati a fare la loro parte.





Source link

***** l’articolo pubblicato è ritenuto affidabile e di qualità*****

Visita il sito e gli articoli pubblicati cliccando sul seguente link

Prestito personale

Delibera veloce

 

Source link

Vuoi bloccare la procedura esecutiva?

richiedi il saldo e stralcio