Addio bollo auto dal 1° luglio: “Non lo pagherete più”


Il bollo auto è una delle tasse meno apprezzate dagli italiani, proprio per questo la news è sorprendente.

Il bollo auto è una delle tasse meno accettate in assoluto dalla popolazione italiana. Da pagare obbligatoriamente, la tassa automobilistica sicuramente è un peso in più per gli automobilisti, il che è davvero poco discutible.

Specialmente in un periodo storico in cui con l’inflazione e l’aumento dei prezzi incrementa anche il malumore dei cittadini (e riduce il peso del portafogli). Proprio per questo, la notizia che vi stiamo per dare è interessante a dir poco.

A partire dal 1° luglio cambia effettivamente qualcosa. Alcune categorie di cittadini potranno finalmente dire addio a questo pagamento scomodo, grazie a una serie di esenzioni previste da normative regionali e statali. Molte persone reisdenti in Italia quindi potranno tirare un sospiro di sollievo, specialmente perché certe categoire attendevano un diritto del genere da tantissimo tempo.

Addio bollo auto dal 1° luglio: ecco chi è esentato

Chi possiede un’auto o una moto immatricolata fra il 1995 e il 2005 potrebbe rientrare nelle esenzioni, tuttavia il mezzo deve essere riconosciuto come veicolo di interesse storico. Necessaria l’iscrizione a uno dei registri ufficiali nazionali dedicati ai modelli storici, e il veicolo non può essere utilizzato per attività commerciali. Anche l’età del conducente può fare la differenza. Chi è nato tra il 1995 e il 2005 ed è in possesso di un mezzo datato, può avere accesso all’agevolazione.

Tuttavia, anche in questo caso vanno rispettate le condizioni tecniche previste dalla regione di residenza. E poi ci sono i possessori di automobili elettriche. In molte regioni italiane, chi ne immatricola una non paga il bollo per un periodo che può arrivare a cinque anni. Sono agevolazioni che rientrano nei piani di incentivazione alla mobilità sostenibile e rappresentano un vantaggio concreto per chi sceglie mezzi meno inquinanti. ma come fare a ottenere l’esenzione dal punto di vista pratico? Fondamentale presentare una richiesta formale all’ACI o agli uffici regionali competenti, a seconda della zona di residenza.

La procedura prevede la compilazione di un modulo specifico e l’allegato della documentazione necessaria: certificazione storica del veicolo, se applicabile, copia dell ibretto di circolazione, eventuale attestazione di disabilità e un documento d’identità valido. Ci si può informare meglio sul sito dell’ACI o rivolgersi agli sportelli per verificare i requisiti specifici e completare la pratica in modo corretto.





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