21 Giugno 2025
Sono ufficialmente
conclusi i lavori per trasformare un appartamento ubicato in centro
in due unità di edilizia popolare più piccole consentendo in questo
modo un altro piccolo scorrimento della graduatoria.
L’intervento di
restyling dell’immobile è stato possibile grazie ad un
finanziamento che il settore guidato dall’assessore all’Urbanistica
Claudio Spagnardi e dal dirigente Bonavenuta Pianese si è
aggiudicato partecipando ad un bando regionale per la
ristrutturazione di beni sottratti alla criminalità organizzata.
Si tratta dell’ennesimo
immobile affidato al Comune di Fondi dopo essere stato confiscato e
riutilizzato per opere di pubblica utilità, con particolare
attenzione all’edilizia popolare.
È stata quest’ultima,
infatti, la destinazione di gran parte degli edifici confiscati, e
affidati al Comune di Fondi. Negli immobili più grandi, invece, sono
stati realizzati un centro antiviolenza, la sede dell’Ares 118 in
posizione baricentrica tra Fondi, Terracina e Sperlonga e una casa
famiglia per minori (ancora in corso d’opera). Locali con
caratteristiche non abitative sono invece stati affidati ad
associazioni che operano nel sociale.
«Fondi si conferma un
Comune virtuoso sotto il profilo dell’utilizzo e dell’assegnazione
dei beni confiscati alla criminalità organizzata – commentano il
sindaco di Fondi Beniamino Maschietto e l’assessore all’Urbanistica
Claudio Spagnardi – non solo la maggior parte degli immobili
sottratti alla malavita e affidati all’Ente sono stati riassegnati,
ma gli uffici competenti sono anche riusciti ad ottenere cospicue
risorse per la ristrutturazione e la fruibilità di locali.
L’inadeguatezza di finiture e impiantistica dei beni confiscati è
infatti la difficoltà principale con cui devono misurarsi gli Enti
chiamati a mettere a disposizione della collettività stabili molto
spesso in condizioni non ottimali. Nel caso di Fondi, invece, a
seguito di una valutazione su quali fossero le necessità della
popolazione, siamo riusciti a partecipare a due appositi bandi per
ristrutturare gli immobili e renderli idonei allo scopo, in questo
caso edilizia popolare. Con questi ultimi due salgono a otto gli
appartamenti sottratti alla criminalità e utilizzati per far
scorrere le graduatorie Ater».
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