Giornata Ail, con ricerca e cura a fianco dei pazienti con neoplasie del sangue


Roma, 19 giu. (Adnkronos Salute) – Sono i numeri a raccontare, meglio di qualsiasi parola, l’impatto concreto di Ail, Associazione italiana contro leucemie, linfomi e mieloma, nella ricerca clinica e nella vita di migliaia di pazienti affetti da malattie ematologiche e delle loro famiglie. In Italia, oltre 500mila persone convivono con un tumore del sangue. Ogni anno si registrano circa 30mila nuove diagnosi. Nell’ultimo anno Ail Nazionale e le sue Sezioni provinciali hanno finanziato complessivamente 157 progetti di ricerca scientifica, sostenendo studi innovativi per la comprensione dei meccanismi dei tumori del sangue, consentire una diagnosi precoce e precisa, una gestione clinica dei pazienti all’avanguardia e per prospettare nuove terapie efficaci; sono stati erogati assegni di ricerca e borse di studio per i ricercatori, e supportati laboratori di ricerca clinica e sperimentale in tutta Italia.

Sono i temi affrontati oggi, a Roma presso la Sala Minerva di Palazzo De Carolis, in un incontro con la stampa in occasione della Giornata nazionale per la lotta contro leucemie, linfomi e mieloma, il tradizionale appuntamento dell’Associazione per sottolineare e condividere i progressi della ricerca ematologica e per ribadire un messaggio importante rivolto ai pazienti e ai loro familiari: non siete soli. Sul tema dell’evento ‘Dalla Ricerca alla Cura: l’azione di Ail nella lotta ai tumori del sangue. Ricerca scientifica, innovazione terapeutica e assistenza ai pazienti’, si sono confrontati ematologi, rappresentanti delle Società scientifiche italiane in ambito ematologico ed esponenti del Terzo settore. E nel 2025 – informa una nota – Ail intensifica il sostegno alla ricerca scientifica con progetti innovativi su terapie Car-T, studi internazionali su leucemie e mielodisplasie, e il primo vero trial clinico sull’attività fisica nei pazienti ematologici, affiancando ai tradizionali finanziamenti alle società scientifiche ed enti di ricerca (Sie, Sies, Fil, Gitmo e AIieop), nuove frontiere della cura e della qualità di vita.

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“Nel suo stesso nome, Ail racchiude la propria missione: essere al fianco dei pazienti ematologici e delle loro famiglie in ogni fase della malattia – spiega Giuseppe Toro, presidente nazionale Ail – Da oltre 55 anni Ail promuove e sostiene la ricerca scientifica ed è impegnata ogni giorno per accompagnare sin dalla diagnosi chi affronta un tumore del sangue, rendendo disponili servizi concreti, pensati su misura per rispondere ai reali bisogni di cura, assistenza e che migliorino la qualità della vita”. Oltre a sostenere “in molti modi l’assistenza ai pazienti e ai loro famigliari, Ail da sempre promuove la ricerca scientifica per la cura delle leucemie, dei linfomi e del mieloma – aggiunge William Arcese, presidente Comitato scientifico Ail e professore di Ematologia Fondazione Policlinico Universitario Campus Bio-Medico – Ail si avvale di un proprio Comitato scientifico che, oltre all’attività di informazione e aggiornamento continuo sui progressi clinici e di ricerca, opera come organo consultivo di indirizzo scientifico e di valutazione progettuale delle iniziative di ricerca clinico-biologica”.

“Da oltre quarant’anni, Gimema e Ail lavorano fianco a fianco per portare ai pazienti le migliori opportunità diagnostiche e terapeutiche – sottolinea Marco Vignetti, presidente Fondazione Gimema Franco Mandelli, Gruppo italiano malattie ematologiche dell’adulto – È un modello unico di collaborazione tra ricerca e società civile. Senza il contributo costante di Ail – a livello nazionale e territoriale – molti dei nostri studi non avrebbero visto la luce”.

Il mieloma multiplo riguarda prevalentemente le persone anziane over 70 e le nuove diagnosi nel 2024 sono state circa 6.700. “Oggi – evidenzia Michele Cavo, professore di Ematologia Alma Mater Studiorum dipartimento di Scienze Mediche e Chirurgiche, università di Bologna, e presidente Working Party Mieloma Multiplo Gimema – la cura del mieloma multiplo può contare su un’ampia gamma di trattamenti, rappresentati da farmaci biologici che, nel corso degli anni, si sono articolati in tre grandi classi: gli inibitori del proteasoma, gli immunomodulanti e, più recentemente, gli anticorpi monoclonali. Inoltre, è disponibile la terapia Car-T ide-cel, indicata per i pazienti con malattia in progressione dopo almeno tre precedenti terapie. Recentemente, l’Agenzia europea Ema ha autorizzato l’immissione in commercio di questo e di un altro prodotto, non disponibile in Italia, in fasi più precoci. Questa estensione rappresenta un significativo avanzamento terapeutico. È auspicabile che entrambe possano essere offerti ai pazienti nella nuova indicazione, non appena sarà concluso il processo approvativo dell’Agenzia italiana Aifa”.

Nel 2024 si sono registrati circa 2.600 casi di leucemia mieloide acuta e circa 4mila di mielodisplasie che riguardano in maggioranza over 65. Sono tumori aggressivi e spesso curabili. “È fondamentale eseguire una tipizzazione estesa – genetica, citogenetica e molecolare – nei pazienti affetti da leucemia, in particolare nei cosiddetti pazienti “fit”, ovvero coloro che hanno una condizione fisica tale da poter essere candidati a una chemioterapia intensiva – illustra Fabrizio Pane, professore ordinario di Ematologia, direttore di dipartimento di Oncologia, ematologia e anatomia patologica, Università Federico II di Napoli, Direttore Uoc Ematologa e trapianti di Midollo, Aou Federico II di Napoli – Oggi, sono disponibili terapie efficaci che consentono di ottenere buone remissioni e anche, migliorando le condizioni cliniche, rendere il paziente candidabile al trapianto allogenico, cioè ad un percorso terapeutico potenzialmente curativo”. AIL nel 2025 finanzierà il progetto ‘LabNet per le leucemie mieloide acute e per le mielodisplasie’ che ha una valenza strategica trattandosi di un’iniziativa nazionale. Infatti, le malattie ematologiche rare, come le leucemie, colpiscono piccoli gruppi di pazienti e richiedono indagini complesse, eseguibili esclusivamente in laboratori altamente specializzati e attrezzati.

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Negli ultimi anni, la qualità della vita è diventata un parametro sempre più centrale nella valutazione dei trattamenti oncologici. “Oggi, è fondamentale includere i dati riportati direttamente dai pazienti che vengono raccolti attraverso questionari sulla qualità della vita – osserva Fabio Efficace, Responsabile Health Outcomes Research Unit e Chair Working Party Quality of Life, Gimema ‘Franco Mandelli’ – Questi strumenti devono essere validati scientificamente e rispondere a criteri rigorosi, perché forniscono informazioni uniche, che non possiamo ottenere in nessun altro modo”. Ail per il 2025 finanzierà 2 progetti: ‘Proactive- Coordinamento studio internazionale sui pazienti con leucemia e meloide acuta (Lam), leucemia acuta promielocitica (Lap) e sindromi mielodisplastiche (Smd)’, e ‘Hemato-Wellness’ sul ruolo dell’attività fisica fondamentale per la qualità di vita e anche per un miglioramento della prognosi.

Negli ultimi anni, l’immunoterapia e i farmaci biologici hanno trasformato l’approccio terapeutico in ematologia. “L’immunoterapia rappresenta oggi il caposaldo dell’innovazione in ematologia – afferma Francesco Di Raimondo, Vicepresidente Sie, professore di Ematologia presso l’Università di Catania e Direttore Uoc di Ematologia, Azienda Ospedaliera Universitaria Policlinico “G. Rodolico” Catania – grazie alla bassa tossicità e all’efficacia potenziata, i farmaci possono essere usati in combinazione fra di loro o anche con la chemioterapia”. Nel 2025 prosegue ‘Il Corso di perfezionamento in Infermieristica in Ematologia’ promosso da Sie in collaborazione con l’Università Federico II di Napoli che ha l’obiettivo di formare circa 20 infermieri sulla gestione delle nuove terapie.

Le neoplasie mieloproliferative croniche sono patologie tumorali associate ad alterazioni specifiche del Dna con alcune mutazioni ricorrenti e comprendono entità diverse. Sono malattie rare che globalmente hanno un’incidenza inferiore per 100mila casi all’anno. “Le principali sono almeno tre: la policitemia vera; la trombocitemia essenziale e la mielofibrosi primaria. È noto che si contraddistinguono per la presenza, nel 90% dei casi, di una mutazione e le più comuni sono dovute a una mutazione dei geni Jak2, Mpl e Carl”, chiarisce Alessandro Maria Vannucchi, presidente Sies, professore di Ematologia, Direttore della Sod Ematologia, direttore del Dipartimento Integrato Oncologia, Azienda Ospedaliera Universitaria Careggi, direttore della Scuola di Specializzazione in Ematologia, Università di Firenze. Quest’anno AIL finanzierà “Il corso di formazione avanzata di bioinformatica applica alle patologie oncoematologiche”. È una figura di estrema necessità nel mondo della ricerca e lo sarà sempre più in futuro.

In Italia, nel 2024 sono stati effettuati 2.076 trapianti allogenici, la patologia maggiormente trattata è stata la leucemia acuta mieloide, nel 46% dei casi. Per quanto riguarda il trapianto autologo ne sono stati eseguiti 3.160, il 64% dei casi è stato impiegato in pazienti affetti da mieloma multiplo. “Oggi registriamo un aumento significativo dei trapianti anche negli over 60, soprattutto allogenici, che rappresentano il 32% del totale”, rimarca spiega Massimo Martino, Presidente Gitmo, direttore Uoc Ematologia e centro Trapianti Midollo osseo, Dipartimento Oncoematologico e radioterapico, Gom “Bianchi-Melacrino-Morelli” Reggio Calabria. Anche la collaborazione tra Gitmo e Ail prosegue: anche quest’anno verrà finanziato il progetto relativo all’attività del Clinical Trial Office per la realizzazione delle attività di ricerca.

I tumori ematologici infantili più frequenti sono le leucemie acute, linfoidi e mieloide, i linfomi di Hodgkin e non-Hodgkin. In Italia, ogni anno si ammalano di una neoplasia circa 1.400 bambini tra 0 e 5 anni e circa 800 adolescenti e quella ematologica oncologica è predominante in Italia come nel resto del mondo. “In ematologia pediatrica – precisa Angela Mastronuzzi, Presidente Aieop e responsabile Unità di Neuro-Oncologia, Ospedale Pediatrico Bambino Gesù di Roma- il vero salto in avanti è stato fatto quando si è cominciato a utilizzare i protocolli di studio, perché i numeri sono piccoli e le patologie molto complesse. A fine 2024 erano in corso 37 studi clinici: 19 nazionali e 18 internazionali”. Ail finanzierà il progetto di Aieop che prevede l’assunzione di un Data manager per il coordinamento degli studi.

Lunedì 23 giugno alle ore 16.30 – conclude la nota – una Delegazione di Ail sarà ricevuta al Palazzo del Quirinale in udienza dal presidente della Repubblica Sergio Mattarella, per celebrare la Giornata Nazionale per la lotta contro leucemie, linfomi e mieloma. Sabato 21 giugno dalle 8 alle 20 sarà attivo il Numero Verde Ail Problemi Ematologici (800 22 65 24), servizio gratuito che permette ai pazienti di parlare direttamente con ematologi esperti, ricevere chiarimenti sulle proprie patologie e sulle terapie in corso, in totale riservatezza e senza le limitazioni di tempo. La novità del 2025 è l’ampliamento del team di specialisti coinvolti: saranno infatti 40 gli ematologi a disposizione, per garantire un supporto ancora più ampio, tempestivo e personalizzato.





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