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Gli autotrasportatori potranno godere nel 2025 di una deduzione forfettaria. Ecco come accedere alla misura e cosa è utile sapere.
Autotrasportatori e deduzione forfettaria: a chi spetta
Gli autotrasportatori avranno la possibilità di godere di alcune importanti agevolazioni. Lo ha fatto sapere il Ministero dell’Economia e delle Finanze attraverso un comunicato stampa dello scorso 13 giugno. Sono coinvolti i trasporti che vengono effettuati dall’imprenditore fuori dal Comune in cui l’azienda ha la propria sede, così come nel caso di autotrasporto merci per conto di terzi. Si calcola, a tal proposito, una deduzione intorno ai 48 euro per l’anno di imposta 2024, nelle spese non documentate.
La deduzione forfettaria permette così agli autotrasportatori di risparmiare sui costi per ogni giorno di trasporto, tenendo conto che essa è consentita per una sola volta al giorno. Tale sostegno permette di avere vantaggi anche nei viaggi all’interno del Comune. Per questi, infatti, esiste già una agevolazione pari al 35%, di 16,80 euro, rispetto a quella prevista per i viaggi che vengono effettuati all’esterno del Comune. La misura si propone di cercare di “alleggerire” la situazione dell’oscillazione dei prezzi dei carburanti, per le aziende di autotrasporto. Negli ultimi anni, infatti, i carburanti hanno raggiunto, nei momenti più critici, anche due euro al litro, apportando grandi difficoltà alle aziende del settore.
Come accedere all’agevolazione
Le aziende devono effettuare la compilazione della propria dichiarazione dei redditi, con il Modello Redditi.
Si può quindi indicare la deduzione forfettaria per i trasporti che vengono svolti personalmente dall’autotrasportatore, usando i Quadri RF e RG nel Modello Redditi PF e nel Modello Redditi SP, a seconda del tipo di organizzazione dell’azienda. Inoltre, andranno compilati il rigo RF55 con i codici 43 e 44; il rigo RG22, con i codici 16 e 17. Ricordiamo che, compilando i modelli 2025, si fa ovviamente riferimento all’anno di imposta precedente, cioè il 2024.
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