Tari ritoccata per abitazioni e imprese: a Lecce previsti aumenti da 4 a 15 euro a famiglia


Il costo della raccolta dei rifiuti è aumentato, ecco perché i leccesi quest’anno vedranno ritoccata la Tari (dai 4 ai 15 euro in più, a seconda dei componenti del nucleo familiare) ed è pronto anche il provvedimento per far pagare alcuni tipi di fabbricati rurali. Ieri mattina, in Commissione bilancio, sono state analizzate le due delibere.

«I 933mila euro di contributi regionali hanno impedito l’aumento dei costi nel 2024, ma per il 2025 le tariffe sono leggermente aumentate perché l’ente regionale non ha erogato nulla», ha puntualizzato il presidente della Commissione bilancio, Oronzino Tramacere, nella riunione a Palazzo Carafa per fare il punto sulla tassa della raccolta rifiuti.

Conto e carta

difficile da pignorare

 

La spiegazione, però, non convince il gruppo consiliare del Pd, che taglia corto e attacca: «La Poli aumenta la tassa».

Sono 51.849 le famiglie interessate da questo intervento, 9.474 le attività commerciali. «Ager, già nel 2022, ha rivisto il piano economico e finanziario chiedendo tariffe in aumento – ha chiarito l’assessore ai Tributi, Maria Luisa Greco – La Regione Puglia, l’anno scorso, ha erogato un contributo una tantum proprio a giugno 2024, che ha permesso al Comune di Lecce di non aumentare le tariffe già previste dall’Agenzia regionale per il servizio di gestione dei rifiuti».

Le tariffe Tari vengono definite sulla base del Pef, piano economico e finanziario. Con Ager erano già stati definiti i parametri. L’anno scorso è stato aggiornato il piano economico e finanziario e si è proceduto a determinare le tariffe. Nel piano economico e finanziario sono stati individuati tutta una serie di costi basandosi sulle metrature delle utenze servite e sulla quantità di rifiuti. Ci sono all’interno del costo totale delle componenti perequative: 0,10 euro riguardano la copertura dei rifiuti accidentalmente pescati dal mare, alcune risorse (1,50 euro per utenza) sono accantonate per la copertura di eventi calamitosi ed eccezionali e da quest’anno c’è il bonus sociale della Tari approvato dal Dpcm 2025 (si tratta di 6 euro per ogni utenza). Chi ha un reddito non superiore ai 9.500 euro annui usufruisce di uno sconto. Il Comune di Lecce si è spinto oltre, mantenendo l’esenzione per i redditi entro i 9.000 euro annui.

Il consigliere Pd Antonio Rotundo ha ricordato che il Comune ha incassato oltre 1 milione di euro dei consorzi per il recupero delle frazioni differenziate per la sua raccolta virtuosa in passato. «Siamo sempre un comune virtuoso – ha commentato l’assessore – Abbiamo avuto un ristoro di 1,6 milioni: uguale a quello dell’anno scorso. Abbiamo smaltito come differenziato il 70% dei rifiuti prodotti». Con le nuove tariffe un singolo residente pagherà 1 centesimo in più a metro quadrato: la tariffa fissa salirà da 1,29 a 1,30, mentre quella variabile dal 86,83 a 91,12. Per una famiglia di 4 persone la tariffa fissa passa da 1,73 a 1,75 euro, mentre la parte variabile crescerà da 191,02 a 200,46 euro. Crescono anche le utenze non domestiche, da 5,27 euro a 5,32 euro al metro quadrato. Il criterio di ripartizione dei costi tra utenze domestiche non domestiche è rimasto invariato rispetto a quello dell’anno scorso. Gli uffici non possono intervenire perché questa norma è stabilita da Arera (che fissa i costi in base all’inquinamento prodotto): utenze domestiche e non domestiche sono equiparate.

Contabilità

Buste paga

 

In commissione è stata esaminata anche la proposta di modifica sui fabbricati rurali: sono esclusi dal pagamento della tassa quelli strumentali ad attività agricole (deposito attrezzi e macchinari agricoli, fienili e stalle). Sono esclusi dall’esenzione i fabbricati abitativi delle case coloniche, quelli commerciali, gli uffici, le aree di vendita al dettaglio di aziende agricole. L’idea è quella di far pagare gli agriturismi a 5 stelle, che non sono più quelli strettamente connessi all’attività agricola come un tempo, secondo l’assessore Greco. Mercoledì le due delibere dovrebbero passare in commissione senza particolari problemi.

Ma intanto l’opposizione è critica. «Primo anno di amministrazione Poli, primi aumenti – tuona il gruppo Pd – Non ci voleva molto a capire che le promesse fatte in campagna elettorale fossero destinate a infrangersi contro la realtà dei conti comunali. Infatti, puntuale, arriva l’aumento della Tari. La precedente maggioranza, pur in un contesto economico complicato, era riuscita a ridurre la pressione fiscale attraverso una razionalizzazione della spesa e con il sostegno di un contributo una tantum della Regione, destinando 300.000 euro alla copertura della Tari sociale per tutelare le fasce più fragili e promuovere equità fiscale. Oggi, l’amministrazione Poli sceglie la strada opposta. Aumenta la tassa e allarga la platea dei soggetti colpiti, includendo anche le cosiddette case coloniche. Promettevano meno tasse e più servizi – incalzano i consiglieri Pd – Il risultato, oggi, è sotto gli occhi di tutti: più tasse, meno equità, e nessuna misura di protezione per chi ne ha davvero bisogno».



Source link

***** l’articolo pubblicato è ritenuto affidabile e di qualità*****

Visita il sito e gli articoli pubblicati cliccando sul seguente link

Source link

Aste immobiliari

l’occasione giusta per il tuo investimento.