Un’alleanza strategica per spingere la trasformazione digitale della Pubblica Amministrazione, promuovere la ricerca applicata e rafforzare la formazione del capitale umano. È quanto prevede l’Accordo siglato oggi tra l’Agenzia delle Dogane e dei Monopoli (ADM) e il Politecnico di Milano, uno dei principali atenei europei nel campo dell’ingegneria e della tecnologia.
Tre anni di collaborazione – rinnovabili – durante i quali le due istituzioni metteranno in campo competenze, strutture e risorse per sviluppare insieme soluzioni innovative, partecipare a bandi di finanziamento europei, progettare percorsi formativi ad hoc per studenti e dipendenti pubblici. Una sinergia pensata per coniugare sapere accademico e applicazioni concrete, in una fase storica in cui la modernizzazione della macchina pubblica passa necessariamente attraverso l’adozione di tecnologie avanzate e l’investimento sulle persone.
«Lavorare con un’eccellenza accademica come il Politecnico di Milano consente all’Agenzia delle dogane e dei monopoli di coniugare innovazione scientifica, ricerca applicata e alta formazione, con l’obiettivo di costruire una Pubblica Amministrazione più moderna e tecnologicamente avanzata», ha dichiarato il direttore dell’ADM, Roberto Alesse. Che ha aggiunto: «L’innovazione non è un fine in sé, ma uno strumento per migliorare concretamente i servizi offerti a cittadini e imprese».
La Rettrice del Politecnico, Donatella Sciuto, ha sottolineato il valore sistemico dell’accordo: «Innovare significa prefigurare nuovi scenari, che vanno dalla ricerca di soluzioni e tecnologie d’avanguardia alla formazione del capitale umano, responsabile di scelte di forte impatto a livello economico e sociale».
Il cuore della collaborazione si concentra su alcuni ambiti chiave: digitalizzazione, sorveglianza tecnologica, progettazione di modelli operativi più efficienti per l’amministrazione pubblica. Ma anche didattica innovativa, con l’obiettivo di avvicinare la formazione universitaria alle sfide del mondo reale, e di contribuire – con solide basi scientifiche – alla crescita tecnologica e alla competitività del Paese.
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