Stato di salute economica delle imprese valdostane 2025


Martedì 10 giugno 2025, si è svolto ad Aosta l’evento Capire per crescere. Indicatori, tendenze e visioni delle imprese in Valle d’Aosta, organizzato dalla Chambre valdôtaine per presentare gli esiti del sondaggio sullo stato di salute delle imprese valdostane 2025.

I risultati dell’indagine sono stati elaborati in collaborazione con il Centro Studi delle Camere di Commercio Guglielmo Tagliacarne. Sono state intervistate 1.278 imprese.

Contributi e agevolazioni

per le imprese

 

È stata rilevata una crescita del 5,8%, trainata dalle costruzioni (dove opera il 21% delle imprese) ma inferiore a quella nazionale che è stata del 13,8%.

Dal 2019 al 2024, permane una progressiva flessione demografica, con la popolazione che è scesa da 125.034 a 122.714 individui. Cresce invece l’indice di vecchiaia, che si attesta al 227,1%. Negli ultimi due bienni, crescono i flussi migratori in entrata.

Nel 2024, le imprese hanno registrato un lieve calo (-0,1%), da attribuirsi principalmente al settore della logistica (-4,6%) e del commercio (-1,9%). In crescita sono i servizi di informazione, le attività finanziare e assicurative, quelle immobiliari, professionali e scientifiche (+1,9%) e gli altri servizi (+1,1%). Il tasso di mortalità delle imprese è del 23%.

Nel 2024, il volume di affari è stato stazionario per circa la metà delle imprese valdostane, in flessione per il 18% di queste e in aumento per circa un quarto degli intervistati. La maggior quota di aumenti di fatturato è stata registrata dal turismo (32,7%). Ha sofferto il commercio (calo per il 23,3% delle aziende). Il 19,6% di industria e manifattura ha subito cali.

Cessione crediti fiscali

procedure celeri

 

Il 49% delle imprese con più di 50 addetti ha registrato un aumento del fatturato contro il 29,6% di quelle con meno di dieci addetti. Le imprese unicellulari sono in affanno e le indicazioni di flessione superano quelle di aumento.

Le imprese esportatrici sono 218. E cresce l’esportazione da parte delle imprese agricole. In crescita anche il manifatturiero (in particolare prodotti in metallo). Segue l’industria alimentare ma spicca la quota dei prodotti in metallo (+65,6%).

Nel 2024 gli occupati sono aumentati di poco (+0,6%) ma si sono ridotti i disoccupati (-0,3%). Ha aggiunto nuovi lavoratori l’11% delle imprese ma la ricerca si è rivelata difficile per il 61,1%, specialmente nel settore agricolo, in quello ricettivo e negli altri servizi. Il 63,5% elle figure professionali introdotto ha meno di 35 anni e, nel 22% dei casi, si tratta di stranieri.

A dicembre 2024, i residenti in Valle d’Aosta hanno accumulato oltre 2,8 miliardi di prestiti. Ma si assiste a una flessiione dei prestiti erogati dal sistema creditizio (-7,8%).

Il 46,1% delle imprese non possiede una linea di credito e questo dato sale al 57,3% nelle imprese unicellulari. Per il 30,7% di quelle cha hanno una linea di credito, gli oneri per le garanzie sono aumentati (aumento dei tassi di interesse, richiesta di maggiori garanzie o incremento di altri oneri).

Il mercato immobiliare ha visto un decremento nelle transazioni immobiliari residenziali pari all’14,3%.

Nel settore delle costruzioni sono state sperimentate dinamiche inflattive di materie prime e semilavorati e il 43% delle imprese sente il peso della burocrazia.

Quasi il 30% delle imprese ha usufruito di incentivi pubblici negli ultimi tre anni e, nel 38,5% dei casi, l’incentivo ha superato il 5% del volume di affari complessivo. Gli aiuti sono stti principalmente utilizzati per ammodernare le dotazioni. anche qui, la burocrazie è sentita come un ostacolo.

Dilazione debiti

Saldo e stralcio

 

Per il 2025, cala il numero delle imprese che prevede un aumento del fatturato ma diminuiscono anche quelle che si aspettano un calo.

Ha concluso l’incontro il giornalista e direttore del quotidiano Il Foglio, Claudio Cerasa. Ha affermato che si è in una fase internazionale di grande opportunità ma di altrettanto grande preoccupazione per il disordine mondiale che si è venuto a creare. Molti giornali assecondano una narrazione che privilegia le cattive notizie e il pessimismo sembra essere l’unico modo per essere contemporanei. Le Borse riflettono la futura che hanno gli investitori verso il futuro e la capitalizzazione ha superato quella del Pil mondiale. Invece un dato molto interessante che indica come, in ogni caso, vi sia una costante fiducia nel futuro. Stati Uniti e Russia sembrano essere spaventati dalla crescita dell’Europa, quindi la attaccano: attaccando i suoi confini oppure la sua economia. Dal canto suo, l’Europa sta pensando ai sui auto-dazi (barriere ed elementi di burocrazia asfissiante che valgono tra 9/10 volte rispetto ai dazi americani), per provare a crescere e rigenerarsi. L’Europa torna a parlare di difesa perché ha scelto di prendere sul serio le problematiche della contemporaneità. Siamo dunque in una fase storica in cui la paura esiste ed è giustificata ma bisogna uscire da vecchie ideologie ed essere incoerenti con le decisioni del passato per governare i cambiamenti. L’intelligenza artificiale offre un’opportunità anche per valorizzare il capitale umano e creare nuovi posti di lavoro.





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