Sensori per la differenziata,braccialetti per case di riposo Le start up sono una realtà


Sette progetti innovativi nati dalla collaborazione tra studenti universitari e aziende del Ponente sono stati presentati a Imperia, al termine del progetto P3 Officinae Raise. Promosso da Confindustria Imperia e Università di Genova nell’ambito del programma Pnrr Raise, l’iniziativa ha coinvolto oltre 40 studenti in un percorso su robotica e intelligenza artificiale per rispondere alle esigenze concrete delle imprese del territorio.

«Oggi si chiude un percorso che ha visto lavorare insieme studenti di laurea magistrale, dottorandi e aziende per trasformare delle idee in progetti veri e propri – ha spiegato Paolo Della Pietra, direttore di Confindustria Imperia – Dopo mesi di lavoro preparatorio a Genova, gli studenti sono stati a Imperia per un bootcamp di tre giorni per confrontarsi con le imprese e presentare i pitch finali». Fondamentale la componente interdisciplinare e internazionale dei gruppi, con studenti provenienti anche da Bangladesh, Iran e altre parti del mondo.

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Sette le realtà aziendali coinvolte: Amaie Energia e Servizi, Amer yachts, Diemme fiori, Fondazione Borea, Frantoio Venturino Bartolomeo, Hotel Nazionale e Latte Alberti. «A ciascun gruppo di studenti è stato affidato un “business need” reale da affrontare con soluzioni basate su tecnologie emergenti – ha spiegato Nicoletta Buratti, professoressa associata dell’Università di Genova – per sviluppare nei nostri studenti competenze imprenditoriali e progettare soluzioni concrete».

Il team che ha lavorato con Amaie Energia e Servizi ha proposto un sistema intelligente per la gestione dei rifiuti urbani: «Sensori nei cassonetti per monitorare il livello di riempimento – hanno spiegato Andrea Costa, Alessio Lazzeroni e Filippo Zaccagnini – un’applicazione per la segnalazione fotografica da parte dei cittadini, un chatbot informativo e una mappatura digitale dei punti di raccolta».

Latte Alberti ha ricevuto una proposta che integra IA e digitalizzazione per ottimizzare la produzione e la gestione degli ordini. «Abbiamo ideato – hanno raccontato Fabio Bianchetti e Manuela Moro – un software predittivo per la domanda, alimentato sia da dati generali di mercato sia da informazioni raccolte direttamente dai consumatori tramite qr code sui prodotti. Così si possono ridurre gli sprechi, ottimizzare la produzione e rafforzare il rapporto con i clienti».

Il gruppo assegnato all’Hotel Nazionale ha progettato un sistema per personalizzare l’esperienza del cliente e fidelizzare l’utenza. «Tra le nostre proposte, un assistente virtuale con IA – ha spiegato Serena Bizzi – capace di costruire pacchetti su misura in base alle esigenze dell’utente e un sistema di check-in online per ridurre i tempi di attesa»

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Alla Fondazione Borea, struttura sociosanitaria, è stato dedicato un progetto che unisce robotica, IA e gestione dei dati sensibili. «Abbiamo pensato – ha spiegato Ilaria Moltini – a un’app collegata a un braccialetto intelligente che monitora i parametri vitali dell’ospite accessibile ai medici, mentre i familiari possono restare informati sulle attività senza chiamare la struttura. Inoltre, un robot empatico aiuta ad alleviare la solitudine degli ospiti».



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