in arrivo un piano “per tutte le fabbriche”


L’annuncio più temuto dai lavoratori, quello di nuovi esuberi, non è arrivato. Del piano industriale in gestazione si è parlato in termini ancora generici, ma l’azienda ha assicurato che coinvolgerà tutti gli stabilimenti italiani. Questo il risultato dell’incontro tenuto al ministero delle Imprese sulla crisi di Electrolux, gruppo di elettrodomestici che ha una fabbrica anche in provincia di Ancona, a Cerreto d’Esi. Alla riunione erano presenti i rappresentanti dell’azienda, dei sindacati e delle cinque Regioni in cui il gruppo è attivo: oltre alle Marche, Lombardia, Veneto, Emilia-Romagna e Friuli-Venezia Giulia.

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L’amministratore delegato, Massimiliano Ranieri, ha fatto sapere che il piano conterrà progetti industriali e di ricerca e sviluppo, con l’obiettivo di rafforzare le capacità tecnologiche e produttive di Electrolux in Italia. 

Secondo fonti sindacali, l’azienda ha confermato che l’anno scorso le quote di mercato sono leggermente cresciute: un miglioramento che, però, non ha riguardato le cappe da cucina prodotte nell’Anconetano, dove 172 persone lavorano 6 ore al giorno da quasi un anno, nonostante circa 20 uscite volontarie già registrate fra operai e impiegati.

Nei prossimi giorni si deciderà la data di un nuovo incontro da tenere al ministero entro agosto. Intanto, i sindacati chiedono anche una nuova convocazione del tavolo di settore sugli elettrodomestici, che si è riunito una sola volta, a febbraio dell’anno scorso. 

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