Liotta (SIMEST): “In tre anni 4.300 progetti finanziati per transizione digitale ed ecologica, 50% del volume complessivo deliberato”

Lorenzo Liotta, Responsabile ESG di SIMEST, in occasione del Phygital Sustainability Expo 2025, ha dichiarato: 

“La sostenibilità è anche questo riscoprire i luoghi e la storia che essi raccontano. Come abbiamo visto anche nell’intervento del dottor Massoli, la sostenibilità rappresenta uno dei pilastri fondamentali del piano strategico di Cassa Depositi e Prestiti e del gruppo CDP. In quest’ottica, Simest prosegue nella sua missione originaria: sostenere le imprese italiane nei loro percorsi di internazionalizzazione, rivolgendosi in particolare, come da tradizione, alle piccole e medie imprese, accompagnandole nei processi di transizione giusta e sostenibile.

La transizione ESG è, infatti, uno degli elementi chiave per garantire una maggiore competitività delle imprese, non solo sul mercato domestico, ma soprattutto a livello internazionale. Tuttavia a livello globale, il ritmo con cui si sviluppano normative e politiche in questo ambito è disomogeneo. L’Europa viaggia a una velocità diversa rispetto ad altre aree del mondo.

Già da circa tre anni, Simest, coerentemente con le linee strategiche del Gruppo CDP, supporta la transizione sostenibile attraverso due strumenti tradizionali. Il primo è la finanza agevolata, che Simest gestisce per conto del Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale. Grazie anche al PNRR, è stata introdotta una misura specifica per supportare la transizione ESG delle imprese internazionalizzate o con propensione internazionale.

E i numeri ci dicono molto, dopo tre anni, circa 4.300 progetti finanziati riguardano la transizione digitale ed ecologica, un dato che rappresenta circa il 50% del volume complessivo deliberato in questo periodo. Credo sia un segnale chiaro di quanto il tema sia sentito dal mercato. 

Il secondo strumento è rappresentato dalle nostre operazioni di investimento partecipativo, con le quali Simest entra in minoranza nel capitale di società estere controllate da aziende italiane. In questo ambito, stimoliamo la transizione ESG attraverso KPI ESG. È un processo che serve anche a orientare le imprese nell’identificazione delle priorità ESG più coerenti con il mercato di destinazione, con il settore di appartenenza e con le richieste degli stakeholder. È un percorso ampio, strutturato e complesso. Parlando di PMI, è chiaro che esistano sensibilità differenti. Posso dire che stiamo ricevendo un riscontro molto positivo. L’idea di generare impatto è ormai condivisa dalla gran parte dei nostri partner e delle nostre controparti. È qualcosa che viene non solo accolto, ma sempre più spesso anche richiesto.”