Ci saranno le campionesse e i campioni. Ci saranno le occasioni per praticare sport insieme, provare attività più diffuse come il fitness o lo yoga oppure sperimentarne di meno conosciute, come il pickleball o il “glute shock all fit”, dove “glute” vuol dire proprio quella cosa lì, il gluteo. Ci saranno le vecchie glorie, quelle che meritano sempre di essere ascoltate, perché con le loro parole riportano la memoria ad anni di emozioni forti.
Lo Sport Business Forum che si apre giovedì a Treviso e si svilupperà fino a domenica tra Belluno, Longarone e Cortina, sarà però anche un momento molto importante per un altro aspetto. Pochi territori al mondo si identificano in maniera così profonda con un’industria com’è capace di fare il distretto dello Sportsystem.
Bastano infatti i nomi di alcune località – Asolo, Fonzaso, Giavera del Montello, Montebelluna, Villorba – per richiamare alcuni dei marchi più celebri delle calzature e dell’abbigliamento sportivo, delle attrezzature tecniche, della bici. Un’industria meravigliosa, che regala le ali agli appassionati ma crea anche ricchezza, lavoro, innovazione.
È per questo connubio fra passione e manifattura che nasce lo Sport Business Forum, una manifestazione promossa da Confindustria Belluno Dolomiti, Confindustria Veneto Est e Nord Est Multimedia – il gruppo editoriale che pubblica anche questo giornale – con l’intento di comprendere le linee di sviluppo di un settore industriale e, con esso, di un territorio. Accanto agli incontri con le stelle dello sport ci saranno infatti numerose occasioni di dialogo con le imprese che rendono unico questo distretto.
Sarà importante perché nessuno, nel business, può vantarsi dei successi del passato senza cambiare di continuo. Basta pensare ai tessuti impermeabili che negli ultimi decenni hanno fatto la fortuna dell’abbigliamento outdoor: le caratteristiche di idrorepellenza e resistenza alle macchie erano dovute spesso ai cosiddetti Pfas, sostanze chimiche che oggi sono nel mirino per i potenziali impatti sulla salute. Dal 2030 nell’Unione europea saranno banditi e già dal prossimo anno lo saranno in California, il più popoloso fra gli Stati americani.
Come sostituirli? Serve innovazione e, dunque, serve l’ingegno delle 750 imprese che popolano questo territorio di appena 355 chilometri quadrati. Imprese che sono talvolta multinazionali tascabili, talvolta aziende piccolissime. Se ci si limita a considerare le dimensioni, affrontare le tante difficili sfide di questo momento potrebbe sembrare un compito improbo per molte di esse.
Le competizioni, però, non si vincono solo con la forza, contano anche l’agilità e la capacità di adattarsi. In questi giorni, fra Treviso e Belluno, è bene dunque tenere le orecchie aperte: il futuro passa da dal Forum.
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