CREMONA – Edilizia in Lombardia ancora positiva nel 2024, ma con una crescita in rallentamento: +4,1% il volume d’affari e +3,3% l’occupazione. Tuttavia, i primi tre mesi del 2025 mostrano un chiaro segnale di frenata, con un incremento del solo +1,3% su base annua e una variazione negativa (-0,5%) rispetto al trimestre precedente.
A confermare la tenuta del settore è il presidente di Ance Lombardia, Tiziano Pavoni: “I dati confermano un rallentamento dell’attività, specie sul fronte privato e degli investimenti, ma evidenziano anche la solidità del comparto e la tenuta dell’occupazione. Le imprese continuano a cercare manodopera e mantengono viva la propensione alla qualità e alla sostenibilità. Siamo fiduciosi, grazie al mercato pubblico e agli effetti dei fondi PNRR”.
Secondo Unioncamere Lombardia, nel 2024 le imprese hanno mantenuto una propensione agli investimenti (33%, in lieve calo rispetto al 35% del 2023), ma per il 2025 le aspettative sono negative, con un saldo di -8 punti. Preoccupa soprattutto la domanda privata: -28 punti per le ristrutturazioni e -19 per il residenziale.
Per la prima volta dopo diversi trimestri, la debolezza della domanda di mercato supera la difficoltà di reperimento del personale tra le principali criticità segnalate dagli imprenditori. Su quest’ultimo fronte si segnala il peso dell’invecchiamento della forza lavoro e la difficoltà a reperire nuove competenze per la transizione digitale e ambientale.
Anche a livello locale, i dati confermano una fase ancora positiva. Giovanni Musoni, presidente di Ance Cremona, evidenzia come “la Cassa Edile provinciale ha registrato un incremento del +5,36% sul monte salari delle imprese con operai attivi nei cantieri. Il numero dei lavoratori attivi nel 2024 e nel primo trimestre 2025 è cresciuto dell’11,60%, raggiungendo quota 4.200”.
Musoni sottolinea inoltre come l’attività di riqualificazione nel privato sia in contrazione, mentre crescono le opere pubbliche, spinte dalla scadenza dei tempi previsti dal PNRR. “La componente straniera è maggioritaria tra gli operai – precisa – e la fascia più rappresentata è quella over 50. La media di addetti per impresa nel settore ANCE è di 6 lavoratori, in aumento rispetto all’anno precedente”.
Giandomenico Auricchio, presidente di Unioncamere Lombardia, guarda alle sfide ambientali: “Ridurre le emissioni di carbonio in edilizia è cruciale. Il calo della pressione sui costi delle materie prime e l’attenzione a sostenibilità e innovazione possono rafforzare la competitività del comparto”.
Infine, l’assessore regionale allo sviluppo economico Guido Guidesi ricorda le iniziative in corso: “Con il progetto ‘Edilizia sostenibile e sicura’ e il ‘Tavolo Edilizia’ lavoriamo per favorire la nascita di nuove imprese e costruire un protocollo per rafforzare tutta la filiera”.
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