Tassi di interesse, la Bce verso un nuovo taglio il 5 giugno


Sembra quasi certo che il 5 giugno la Banca Centrale Europea abbasserà il tasso di deposito di altri 0,25 punti percentuali, portandolo al 2%, segnando così l’ottavo taglio dei tassi di interesse nell’attuale ciclo di allentamento che potrebbe essere vicino alla fine.

Se così fosse la rata di un finanziamento variabile standard dovrebbe diminuire nei prossimi mesi di circa 17 euro, passando dagli attuali 618 euro a 601 euro.

Dilazioni debiti fiscali

Assistenza fiscale

 

Come indicato da Facile.it e Mutui.it questo potrebbe essere l’ultimo taglio della Banca centrale. I Futures sugli Euribor a 3 mesi (aggiornati al 28 maggio 2025), prevedono che l’indice continuerà a scendere toccando il minimo entro fine anno, con una rata che, per il finanziamento standard, arriverà a 597 euro per poi stabilizzarsi, al netto di qualche piccola oscillazione, per tutto il 2026.

Cosa potrebbe succedere il 5 giugno

La decisione di un ulteriore taglio potrebbe arrivare considerando il contesto di miglioramento delle prospettive economiche dell’Eurozona e con l’inflazione sotto controllo, nonostante l’incertezza provocata dai dazi del presidente Trump. Quindi è probabile che giovedì l’istituto di Francoforte riveda al rialzo le previsioni del Pil e al ribasso quelle dell’inflazione.

Nell’ultima previsione di marzo, lo staff della BCE ha previsto una crescita del Pil dell’Eurozona dello 0,9% per il 2025, in calo rispetto all’1,1% della riunione di dicembre, e dell’1,2% per il 2026, rispetto all’1,4% delle previsioni di dicembre. Probabilmente correggerà all’1,1% il dato di quest’anno e all’1,4% quello del 2026.

Inoltre, i mercati vedono sempre più il taglio di giugno come la penultima mossa dell’attuale ciclo di allentamento prezzano quasi completamente un taglio di 0,25 punti percentuali la prossima settimana, mentre le aspettative per un terzo taglio a settembre sono appena superiori al 50%.

Assistenza per i sovraindebitati

Saldo e stralcio

 

Le previsioni degli analisti 

Ulrike Kastens, economista senior di DWS, prevede che la Bbe taglierà i tassi di 0,25 punti percentuali a giugno e di nuovo a luglio prima di fare una pausa. «Vediamo spazio per un altro taglio dopo giugno, ma da qui in poi l’aria si assottiglierà con la moderazione dell’inflazione e la stabilizzazione dei tassi di crescita», afferma l’economista. «La politica monetaria non è più restrittiva. I prestiti sono in ripresa, forse meno per le imprese, ma i tassi di crescita del settore immobiliare sono discreti. Questo dimostra che i tassi di interesse non sono più un ostacolo».

In contrasto con le attuali aspettative del mercato, gli analisti della banca tedesca Helaba vedono il ciclo di allentamento arrestarsi provvisoriamente dopo il taglio di giugno, con un’alta probabilità di una fase di mantenimento della politica monetaria più lunga.

Meglio tasso fisso o variabile?

Chi è oggi alle prese con la richiesta di un mutuo, quale tasso dovrebbe scegliere? Secondo le simulazioni di Facile.it, sul mercato sono arrivate le prime proposte a tasso variabile inferiori rispetto ai fissi.

Per i primi le migliori offerte partono da un tasso (Tan) del 2,53% corrispondente ad una rata di 567 euro contro il 2,66% del tasso fisso, pari ad un esborso mensile di 575 euro.

Si tratta però di un vantaggio minimo, peraltro disponibile solo su alcune combinazioni di durate e LTV. Il grosso dell’offerta, per il momento, è ancora a favore del tasso fisso. Ma le cose potrebbero presto cambiare non appena le banche decideranno di tornare a spingere i finanziamenti variabili riducendo i loro spread (vale a dire il costo aggiuntivo che l’Istituto di credito applica al tasso); in questo momento, secondo l’analisi di Facile.it sulle migliori offerte disponibili online, lo spread medio applicato ai tassi variabili è vicino ai 65 punti base, mentre per i mutui fissi è al di sotto dei 30 punti base.

Scegliere oggi un tasso variabile potrebbe fornire un lieve vantaggio iniziale, ma esporrebbe il mutuatario al rischio di future oscillazioni della rata; optare per il fisso, invece, permetterebbe di garantirsi un tasso comunque buono e una rata stabile per tutta la durata del finanziamento.

Richiedi prestito online

Procedura celere

 

Riproduzione riservata 



Source link

***** l’articolo pubblicato è ritenuto affidabile e di qualità*****

Visita il sito e gli articoli pubblicati cliccando sul seguente link

Source link

Dilazioni debiti fiscali

Assistenza fiscale