Affari in Thailandia e mercati ASEAN: come utilizzare gli strumenti e i finanziamenti nazionali ed esteri


Ma il sostegno può arrivare anche dai piani per l’attrazione investimenti delle autorità locali, come il Board of Investment della Thailandia.

In questo modo, per quelle strategie di internazionalizzazione che hanno una natura articolata in varie operazioni da realizzarsi eventualmente anche in fasi diverse, le imprese possono appoggiarsi su strumenti offerti da diverse istituzioni, ottimizzando tempi e costi.

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Il tema è stato al centro del webinar “Opportunità di business in Thailandia e paesi ASEAN” promosso oggi da FASI in collaborazione con la società ITHAI (rappresentante esclusivo per l’Italia del Board of Investment della Thailandia) e con la rivista Rinnovabili per un focus sullo strategico settore dell’energia e che ha visto la partecipazione anche di SIMEST.

Gli strumenti SIMEST per l’internazionalizzazione nei mercati ASEAN

Sul fronte nazionale, infatti, uno dei principali organismi a cui rivolgersi quando si decide di intraprendere una strategia di internazionalizzazione è senza dubbio SIMEST.

La società del Gruppo Cassa depositi e prestiti (CDP) gestisce un ampio set di programmi, finanziamenti e servizi, alcuni ormai molto noti, mentre altri un po meno anche se altrettanto importanti.

Nel primo caso si tratta ovviamente dei finanziamenti agevolati offerti dal Fondo 394 sul quale Carlo De Simone, Responsabile dello Sviluppo Internazionale SIMEST – presente oggi nel Funding Meet FASI – ha confermato il lavoro in corso per rendere pienamente operativa la Linea da 500 milioni di euro destinata a sostenere gli investimenti delle imprese italiane con interessi nell’area Asia Pacifico.

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Negli altri casi parliamo anzitutto degli investimenti partecipativi, nei quali SIMEST entra come partner finanziario all’interno dell’impresa con partecipazioni sempre di minoranza, erogando in tal modo un finanziamento soci. Uno strumento a cui, insomma, possono ricorrere le imprese quando hanno bisogno di effettuare aumenti di capitale per realizzare ulteriori investimenti oppure nei casi di acquisizione di società estere.

A questi si aggiungono poi le agevolazioni SIMEST a valere sul Fondo 295, rivolte al mondo delle esportazioni di macchinari e impianti (non beni di consumo). Un parte di made in Italy molto attiva anche in Thailandia, un Paese che storicamente acquista macchinari italiani. 

Si tratta del “Supporto all’export credit” che nella forma del “credito fornitore SIMEST” permette di abbassare il tasso di interesse che l’esportatore applica alla controparte estera che è molto vantaggioso rispetto a quello che andrà a pagare alla banca per scontare i propri effetti. In questo senso il contributo in conto interessi è una somma di liquidità che l’impresa potrà reinvestire al proprio interno e utilizzare per ulteriori investimenti. 

Nella forma del “Credito acquirente” parliamo invece di un ruolo che in questo caso SIMEST ricopre soprattutto rispetto al sistema bancario. Il Contributo Export di SIMEST su Credito Acquirente consente infatti agli esportatori italiani di offrire, sui finanziamenti richiesti dai propri acquirenti esteri, condizioni di pagamento dilazionato a medio e lungo termine ad un tasso d’interesse minimo agevolato (pari al CIRR, regolato in OCSE) e con un contributo a fondo perduto sul margine richiesto dalle banche. 

Ma SIMEST non è solo finanziamenti e contributi. E’ anche un organismo che offre assistenza anche in loco, in collegamento ovviamente con il resto del Sistema Paese (ambasciate e ICE, in primis).  Un dato rilevante anche per i mercati del Sud est asiatico che possono rivolgersi all’Hub territoriale SIMEST diretto da Giuseppe Corcelli.

Le politiche di attrazione investimenti esteri promosse dalla Thailandia

Il set di strumenti forse meno conosciuto dalle imprese italiane interessate ad operare nei paesi ASEAN è invece quello relativo ai servizi e alle agevolazioni offerte in genere da questi paesi nel caso di investimenti esteri.

Nel caso della Thailandia l’organismo di riferimento è il Thailand Board of Investment (BOI) che in Italia ha un rappresentante ufficiale ed esclusivo, la società ITHAI. 

Si tratta ad esempio di regimi di tassazione agevolati oppure della riduzione o esenzione da alcuni dazi, ma anche di un’assistenza fornita nel corso della realizzazione del progetto di investimento.

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Per accedere a questi e ad altri strumenti, ovviamente il BOI effettua una valutazione del progetto. Un’operazione che nel caso di imprese italiane coinvolge anche ITHAI con tutti i vantaggi del caso, inclusa la possibilità di capire meglio le similarità tra i due paesi su piani come ad esempio quelli relativi alla creazione di un’azienda o alla tassazione.

Appuntamento a settembre per un evento con i rappresentanti del BOI

E proprio per approfondire le opportunità offerte agli operatori esteri dal governo thailandese, a settembre FASI e ITHAI promuoveranno un incontro online direttamente con i rappresentanti del Thailand Board of Investment.

Un’occasione utile per verificare nel dettaglio quali siano gli incentivi e le agevolazioni (non necessariamente di natura solo finanziaria) di cui possono beneficiare gli investitori esteri in Thailandia.

L’evento sarà gratuito, previa registrazione accedendo al seguente link .

Le gare internazionali nei paesi ASEAN

Una forma di internazionalizzazione molto rilevante – anche se complessa – è poi quella rappresentata dalle gare internazionali. Mercati plurimiliardari che nei paesi ASEAN vengono finanziati anche da diverse banche multilaterali di sviluppo come la Asian Development Bank (ADB).

Anche in questo caso, ad essere fondamentale è anzitutto l’accesso anticipato alle informazioni sui progetti di investimento previsti dai singoli paesi. Informazioni presenti anche sul portale FASI che al tema del procurement dedica sia una sezione ad hoc sui progetti di investimento previsti nei singoli paesi, sia una sezione con le gare bandite da centinaia di organismi.

Opportunità che riguardano evidentemente in primis il settore delle infrastrutture, ma che includono anche il mondo dei servizi (molto interessanti sono ad esempio le gare relative agli studi di fattibilità).

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Il settore dell’energia e la fiera Enlit ASIA 2025

Il mercato delle gare internazionali nei paesi ASEAN è del resto molto attivo, essendo un’area in fortissima crescita.

In tale contesto uno dei settori più strategici è sicuramente quello rappresentato dall’energia, come illustrato da Mauro Spagnolo Direttore di Rinnovabili con un focus sulle tecnologie di maggiore impiego e sviluppo nella filiera energetica. Parliamo di tecnologie come le batterie – cruciali per il futuro della mobilità – ma anche, ad esempio, il fotovoltaico galleggiante (sia onshore che offshore) su cui diversi paesi asiatici stanno investendo molto.

Mercati miliardari e in costante aumento, su cui la Thailandia si posiziona molto bene, ospitando anche una fiera – la Enlit Asia 2025 – a cui prenderanno parte anche FASI ed ITHAI pronte a dare supporto ai partecipanti italiani.



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