Fondo Made in Italy: arrivano nuovi incentivi


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Arrivano nuovi incentivi per il Fondo Made in Italy. Ecco quelli già pubblicati in Gazzetta ufficiale di recente.

Fondo Made in Italy: quelli in Gazzetta Ufficiale

In Gazzetta Ufficiale è stato pubblicato l’incentivo per il Fondo Made in Italy, con decreto operativo dello scorso 15 maggio. Entra così nel vivo il FNMI (acronimo di Fondo nazionale del Made in Italy). Come obiettivo, quello di rilanciare le filiere produttive, ma anche occuparsi della loro crescita, per favorire così l’accesso alle materie prime considerate come “critiche”. Si occupa, inoltre, di andare ad incentivare la transizione tecnologica ed energetica.

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La dotazione iniziale per il Fondo ammonta ad un miliardo di euro per ciò che riguarda il primo biennio. Come obiettivo, quello di andare a mobilitare uno stanziamento analogo con il coinvolgimento di investitori privati ed internazionali. Le imprese cui è destinato sono le società di capitali, anche in forma cooperativa, ad eccezione di quelle che operano nel contesto assicurativo, finanziario e bancario.

Come si articola il fondo

Il Fondo Made In Italy si articola in due filoni: il FRA ed il FI.

  • Il primo, Fondo di Real Asset, si occupa di valorizzare le materie prime critiche, in particolare nell’estrazione di materie prime strategiche sul territorio nazionale ed internazionale, ma anche nell’approvvigionamento da mercati esteri, la lavorazione e la trasformazione industriale dei prodotti estratti. Non solo, si occupa del riciclo e del riutilizzo dei materiali, considerando così gli obiettivi di un’economia circolare e di riduzione della dipendenza da fonti che provengono dall’esterno. Infine, si occupa della distribuzione all’interno del tessuto produttivo nazionale;
  • Invece, l’FI, acronimo di Fondo Imprese e mira a sostenere lo sviluppo e il rafforzamento delle aziende italiane che operano nelle filiere strategiche. Cerca di favorire il rafforzamento patrimoniale in modo diretto, oppure tramite fondi, espansione internazionale di settori chiave ed innovazione. I settori chiave sono i seguenti:
  1. La spesa in ricerca e sviluppo;
  2. Il ricorso a green economy;
  3. Intelligenza artificiale e digitale in generale;
  4. La posizione nei mercati globali e l’attitudine a generare occupazione qualificata e valore economico.

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