La Confcommercio nazionale, per iniziativa del Presidente Confcommercio Campania Pasquale Russo, (in foto) ha presentato alla Commissione Ambiente del Senato una proposta di emendamento al decreto Campi Flegrei che prevede l’istituzione di un fondo straordinario a sostegno delle imprese dell’area flegrea.
“Nel decreto mancava una misura specifica per la tenuta ed il rilancio delle imprese dei Campi Flegrei, molte delle quali sono a rischio di scomparsa a causa della crisi indotta dal bradisismo – sostiene Pasquale Russo – ci siamo confrontati con le imprese del territorio ed abbiamo elaborato insieme una serie di proposte concrete per dare un minimo di respiro alle tante piccole imprese dell’area, per le quali questa crisi è financo peggiore del periodo Covid. Le misure proposte rappresentano un’azione necessaria e urgente per evitare un collasso economico e occupazionale nei Campi Flegrei”.
Queste le proposte presentate da Confcommercio :
a) contributi a fondo perduto per imprese e lavoratori autonomi che, nel trimestre successivo al 13 marzo 2025, abbiano subito una riduzione di fatturato pari almeno al 30% rispetto alla media degli anni precedenti.. Tale misura è necessaria per compensare la perdita immediata di liquidità;
b) finanziamenti agevolati o a tasso zero, garantiti dallo Stato, per favorire la ricollocazione delle attività economiche sgomberate e di quelle situate in aree fragili
c) interventi per la riattivazione e ristrutturazione di locali commerciali nei centri storici e nelle zone a maggiore fragilità sociale, inclusa la previsione di agevolazioni per i canoni di locazione e incentivi per la promozione dell’imprenditoria giovanile;
d) credito d’imposta pari al 60% dei canoni di locazione per strutture turistiche, ristorative e di somministrazione situate nei Comuni dell’area bradisismica, colpite da una drastica riduzione del flusso turistico e della clientela.
e) estensione della sospensione delle rate di mutui e finanziamenti a tutte le imprese, indipendentemente dalla condizione strutturale degli immobili, per un periodo minimo di sei mesi, al fine di contenere il rischio di insolvenza e liberare liquidità per le spese operative;
f) decontribuzione, anche parziale, dei contributi previdenziali INPS per almeno sei mesi a favore delle imprese con sede nei Comuni colpiti, al fine di scongiurare licenziamenti, sostenere l’occupazione e alleggerire il carico del costo del lavoro nel periodo critico.
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