Perugia è diventata il punto di incontro di voci ed esperienze diverse, unite dalla convinzione che la tecnologia debba essere uno strumento di emancipazione e partecipazione, accessibile a tutti. E’ questa la sintesi della tappa umbra di Mind the Gap – 3G (Generazione di genere geografica), che si è svolta questa mattina, lunedì 26 maggio, presso l’Its Umbria Academy con un appuntamento dedicato alla valorizzazione del territorio come motore di innovazione e inclusione digitale.
L’evento, organizzato in partnership con WindTre, rappresenta una nuova tappa del percorso culturale promosso da Fondazione Italia Digitale. Un format pensato per creare connessioni concrete tra istituzioni, imprese, scuola, università e comunità locali, con l’obiettivo di affrontare insieme le sfide della trasformazione digitale e dell’inclusione sociale. Al centro dell’iniziativa, la volontà di costruire un laboratorio di idee, strategie e buone pratiche, capace di generare impatto reale nei territori. Un’occasione per riflettere sulle potenzialità dell’innovazione tecnologica come leva per colmare i divari – geografici, generazionali e di genere – e per valorizzare le risorse locali in chiave contemporanea.
Ad aprire i lavori sono stati i saluti istituzionali di Tommaso Bori, vicepresidente della Giunta regionale dell’Umbria e assessore con deleghe a Bilancio, Fondi europei, Cultura, Patrimonio e Agenda digitale; Vittoria Ferdinandi, sindaca di Perugia; Francesco Nicodemo, direttore editoriale della Fondazione Italia Digitale; Oscar Proietti, vicedirettore di Its Umbria Academy; e Francesca Chiocchetti, direttore Public affairs di WindTre.
“L’arrivo di Mind the Gap – 3G in Umbria rappresenta un’occasione preziosa per riaffermare la nostra ambizione – ha spiegato in apertura Bori – fare della trasformazione digitale un motore di coesione sociale, sviluppo economico e innovazione culturale. Con la riattivazione del Tavolo dell’Agenda Digitale abbiamo avviato un percorso partecipato che coinvolge istituzioni, imprese, università e cittadini, per progettare insieme un futuro in cui la tecnologia sia accessibile, etica e utile. Stiamo investendo su strumenti concreti – come il nuovo portale Prossima e l’app UmbriaFacile – perché crediamo che la digitalizzazione non debba essere solo un obiettivo, ma una leva per migliorare la qualità della vita delle persone. In un tempo di grandi cambiamenti, l’Umbria vuole essere laboratorio di idee, buone pratiche e soluzioni inclusive, capace di affrontare con coraggio e visione le sfide del presente”.
Per la sindaca Ferdinandi, l’evento “ci ha dimostrato come il mondo digitale può avere un impatto significativo e positivo nel promuovere un cambiamento che favorisca la connessione tra diverse generazioni e il superamento delle barriere sociali e geografiche. È stato davvero bello e stimolante osservare la partecipazione attiva di cittadini, istituzioni, scuole e aziende, tutti uniti nel condividere idee, esperienze e visioni per un futuro inclusivo. Le discussioni odierne sulle tre G hanno evidenziato le sfide e le opportunità che ci attendono, e sono convinta che il dialogo avviato qui continuerà a ispirare azioni concrete. Il nostro obiettivo comune è quello di lavorare per rendere Perugia un modello di inclusione e innovazione, dove ogni individuo possa sentirsi parte attiva di una comunità. È essenziale proseguire su questa strada, promuovendo un uso consapevole e inclusivo della tecnologia, affinché nessuno resti indietro. Accrescere il livello di alfabetizzazione digitale tra i cittadini, con particolare attenzione alle categorie più vulnerabili, stimolare il dialogo intergenerazionale e interculturale, creando un ambiente di apprendimento collaborativo, e favorire l’adozione di pratiche digitali sostenibili e responsabili, promuovendo una cultura della consapevolezza e della sicurezza online, sono obiettivi comuni che riteniamo fondamentali. La nostra è una società iperconnessa, in cui però gli individui si sentono sempre più soli, ed è necessario quindi promuovere iniziative che mettano al centro la persona e le sue esigenze, a partire dai soggetti più fragili”.
Chiocchetti ha quindi aggiunto che “la tappa di Perugia rappresenta un’importante occasione per favorire il dialogo tra le istituzioni cittadine e regionali e le realtà imprenditoriali del territorio. WindTre vuole contribuire attivamente al dibattito per la realizzazione di iniziative pubblico-private capaci di promuovere lo sviluppo delle comunità attraverso l’innovazione tecnologica”.
A seguire si è svolta la tavola rotonda con Caterina Rampini, vicepresidente e amministratore delegato di Rampini S.p.A.; Carolina Cucinelli, direttrice esecutiva e vicepresidente Brunello Cucinelli; Cecilia Moretti, responsabile area Digitalizzazione Gepafin Spa finanziaria regionale; Valentina Parasecolo, responsabile relazioni media del Parlamento Europeo in Italia; Andrea Stafisso, assessore all’Innovazione del Comune di Perugia; e Donato Di Nella, Corporate Sales Director di WindTre.
Di Nella, in apertura, ha spiegato che “l’impegno di WindTre è quello di accompagnare la transizione digitale con iniziative concrete. Ne è un esempio il programma di responsabilità digitale NeoConnessi, dedicato ai ragazzi delle scuole elementari e medie, che risponde alle necessità che emergono, in un’epoca sempre più digitalizzata, di accompagnare i più giovani, ma anche i docenti e le famiglie a vivere la rete in sicurezza e a coglierne tutte le opportunità. Sono convinto che per rispondere alle esigenze del territorio è fondamentale ascoltare e comprendere i reali bisogni per offrire soluzioni efficaci. Le amministrazioni locali, ad esempio, necessitano di strumenti per elaborare informazioni che possano migliorare la vivibilità delle città e grazie all’uso intelligente dei dati, si possono identificare le necessità legate, per esempio, alla raccolta dei rifiuti urbani, al traffico cittadino e digitalizzare l’accesso a numerosi servizi. WindTre risponde a queste esigenze con i progetti Smart City e Borghi Connessi per supportare sia il settore pubblico che quello privato. Partiamo sempre dalla comprensione delle esigenze infrastrutturali per promuovere un approccio basato sull’analisi dei dati e prestiamo particolare attenzione ai temi di sicurezza. Il nostro obiettivo è trasformare le città da analogiche a digitali“.
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