Il mercato del lavoro in Basilicata, a Maggio, a livello previsionale, registra un leggero dinamismo, con circa 3.320 entrate programmate da parte delle imprese (+150 rispetto a maggio 2024), con una proiezione a + 440 se analizziamo il trimestre maggio-luglio. Lo evidenzia il bollettino mensile del sistema informativo Excelsior, realizzato sulla base dei bisogni aziendali e consultabile sul sito www.basilicata.camcom.it .
Tuttavia, permane una significativa fragilità, che si evidenzia in una serie di dati, primo fra tutti il disallineamento tra domanda e offerta di lavoro, il che rende difficile per molte aziende reperire i profili desiderati.
In 47 casi su 100, infatti le imprese faticano a trovare personale con le competenze richieste, soprattutto nei ruoli più specializzati.
Si fa fatica anche a trovare persone pronte ad essere immesse subito al lavoro: in oltre due terzi dei casi (68%) le imprese richiedono esperienza specifica nel ruolo o nel settore di riferimento.
Permane ampia, infine, anche la forbice che riguarda il lavoro stabile: solo nel 19% dei casi le entrate previste saranno sancite con contratti a tempo indeterminato, mentre l’81% sarà a termine, segnalando una persistente prevalenza di forme contrattuali non strutturali.
I settori più dinamici si confermano quelli dei servizi (64%), con una netta prevalenza di richieste da parte delle imprese di piccole dimensioni (75% delle entrate previste in aziende con meno di 50 dipendenti).
Dal punto di vista dei profili professionali, il 15% delle entrate riguarderà dirigenti, specialisti e tecnici, un dato perfettamente in linea con la media nazionale.
Tra i target prioritari delle imprese, si segnala che il 26% delle entrate è destinato a giovani con meno di 30 anni, il 14% riguarda personale immigrato, solo il 9% sarà riservato a profili con laurea.
Il quadro complessivo evidenzia, dunque, una domanda di lavoro ancora fragile, in cui prevalgono contratti a termine, ma anche un mercato che offre opportunità per giovani, tecnici e professionisti con esperienza.
Rimane centrale la sfida dell’incontro tra competenze richieste e disponibili, soprattutto in un tessuto produttivo fatto in gran parte da piccole imprese.
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