Promozione settore vitivinicolo, De Carlo: Anche sul vino l’Europa oggi parla la lingua dell’Italia


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Promozione settore vitivinicolo, De Carlo: Anche sul vino l’Europa oggi parla la lingua dell’Italia

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La tenacia delle imprese del settore vitivinicolo italiano, eccellenza nel mondo, da una parte; dall’altra, gli ostacoli degli anni passati arrivati da una politica europea ideologica e allarmistica, tra scelte che sostenevano la non-produzione e proposto di etichettature più allarmistiche che funzionali fino al Nutriscore, strumento bocciato grazie al Governo Meloni e all’azione di Fratelli d’Italia.

Questi i temi affrontati dal senatore di Fratelli d’Italia, Luca De Carlo, presidente della IX Commissione Senato – Industria, commercio, turismo, agricoltura e produzione agroalimentare, nell’interrogazione al Ministro dell’agricoltura, della sovranità alimentare e delle foreste Francesco Lollobrigida nel corso del question time al Senato della Repubblica.

“In questo scenario geopolitico particolarmente difficile, è necessario continuare a sostenere le nostre imprese; la linea politica dell’Europa in agricoltura è cambiata grazie all’operato del Governo Meloni e del Ministro Lollobrigida”, ha esordito De Carlo, chiedendo al Ministro quali siano le intenzioni dell’esecutivo per l’aiuto alle imprese vitivinicole italiane nella promozione sui mercati esteri.

Il Ministro ha evidenziato il record dell’export del vino italiano, +5,5% in un anno e superata quota 8 miliardi di euro, ma anche la crescita dell’indicatore del reddito agricolo (+12,5%) e del PIL agricolo (+2%); tra “demonizzazione del vino” e incertezze dei dazi, le sfide per il comparto sono tante e le risposte del Governo nazionale non si sono fatte attendere: gran parte delle proposte italiane sono state recepite all’interno del “pacchetto vino” europeo che dovrebbe essere approvato entro l’autunno 2025, mentre è della scorsa settimana la pubblicazione del bando del MASAF per la promozione del vino sui mercati dei Paesi terzi che può contare su 98 milioni di euro, con una semplificazione digitale delle procedure burocratiche.

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“Numeri che non possono che lasciarci soddisfatti e che certificano il deciso e necessario cambio di passo rispetto all’inerzia e disinteresse che aveva caratterizzato la politica italiana ed europea del recente passato”, il commento di De Carlo in fase di replica. “Il vino è il nostro biglietto da visita nel mondo, sinonimo di qualità e sicurezza; non è un caso che tutti cerchino di copiarci, e lo dimostrano i dati del valore dell’italian sounding. Questo è il Governo che più di tutti ha investito nel settore primario, al netto dei fondi PNRR; grazie al lavoro dell’esecutivo, e in particolare del Ministro Lollobrigidia, oggi l’Europa parla la lingua del Governo e delle imprese italiane, ed è finalmente passata dalla transizione ideologica alla sostenibilità sì ambientale, ma anche e soprattutto economica e sociale”.

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