Camposampiero, un anno dopo l’alluvione: famiglie e imprese ancora in attesa dei ristori promessi


A quasi un anno da quella tragica notte di maggio 2024, quando la furia dell’acqua si abbatté su Camposampiero, lasciando dietro di sé devastazione e fango, la ferita è ancora aperta. Le 68 famiglie e le attività economiche colpite non hanno ricevuto dallo Stato un solo euro di risarcimento. Una situazione inaccettabile che getta un’ombra inquietante sull’efficienza della macchina dei soccorsi e sulla reale capacità delle istituzioni, a ogni livello, di rispondere con tempestività ed efficacia a eventi calamitosi che, purtroppo, si fanno sempre più frequenti.

Di fronte a questo silenzio assordante, l’unico segnale concreto di vicinanza è giunto dal Comune, che ha stanziato 36mila euro, inclusi i 6mila raccolti grazie alla generosità delle associazioni locali. Un gesto di solidarietà, certo, ma che le opposizioni bollano come “irrisorio” e “tardivo”. Undici mesi per destinare una somma simbolica, mentre case e aziende venivano inghiottite dal fango in pochi, drammatici minuti. Il messaggio che arriva forte e chiaro dalle famiglie è quello di un profondo senso di abbandono.

Dilazione debiti

Saldo e stralcio

 

La sindaca Katia Maccarrone, dal canto suo, ha voluto precisare che il ristoro dei danni non rientra tra le competenze dirette del Comune. L’intervento economico deliberato, ha spiegato, è stato un atto straordinario, dettato dalla volontà di non lasciare sole le famiglie, e nessun altro ente locale del territorio ha agito in modo analogo. Ha poi sottolineato come Camposampiero sia, ad oggi, l’unico Comune ad aver concretamente messo a disposizione un fondo, seppur limitato, per sostenere i propri cittadini.

Parallelamente, la prima cittadina ha ribadito la frustrazione per la mancata erogazione dei fondi statali promessi, un contributo che non avrebbe dovuto superare i 5mila euro a famiglia. Una cifra che, come ha fatto notare, appare del tutto insufficiente a coprire i danni complessivi, stimati in circa un milione e mezzo di euro.

In un tentativo di sbloccare la situazione, la sindaca Maccarrone, insieme alle colleghe di Massanzago e Loreggia, ha inviato una lettera al commissario straordinario per l’alluvione, Luca Marchesi. La risposta, purtroppo, non porta buone nuove: i dati raccolti sono stati trasmessi alla Protezione Civile nazionale, a cui spetta ora valutare la disponibilità di ulteriori risorse. Nel frattempo, l’unica copertura statale riguarda gli interventi urgenti già realizzati dal Genio Civile e dal Consorzio di Bonifica Acque Risorgive. Per il resto, le famiglie di Camposampiero non possono far altro che continuare ad aspettare, con la speranza che le promesse si traducano finalmente in un aiuto concreto per ricostruire il proprio futuro. 

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Contributi per le imprese

 

Sara Busato





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