“Bene che la mia legge sull’amianto venga copiata e dalla destra, ma almeno non peggioratela”. La consigliera del Partito democratico Micaela Vitri accusa il governo regionale di aver boicottato le sue istanze, salvo poi farle proprie ma diminuendo i fondi disponibili. “Per quasi due anni – dice – in terza commissione consiliare la mia proposta di legge, presentata il 26 settembre 2023 sottoscritta da tutti i colleghi del Gruppo Pd Marche, è stata bloccata, ma pochi giorni fa è arrivata una proposta simile da Forza Italia, partito dell’assessore all’Ambiente Stefano Aguzzi che ho sollecitato per mesi a intervenire”. Cosa cambia? “Mentre la mia legge proponeva di innalzare il fondo per rimozione e smaltimento amianto da 200 a 300mila euro, la proposta di FI è a invarianza finanziaria. Oltretutto ammetterebbe solo contributi sullo smaltimento e fino a un massimo di 3mila euro a domanda, mentre io vorrei togliere questo limite”.
Rispetto poi alla legge in vigore “entrambe le proposte chiedono di ammettere tutte le aree urbane, ma con una differenza importante. Forza Italia aggiunge pure zone di proprietà pubblica, rischiando di fare competere i Comuni con i privati. Tutto con solo 200mila euro per l’intero territorio regionale. L’Emilia-Romagna nel 2023 ha emanato un bando da 4 milioni per le imprese, con contributi fino a 150mila euro”. “Abbiamo già perso troppo tempo – conclude Vitri – e questi “giochini” per mettere bandierine sono poco rispettosi dei cittadini. Possono pure prendersi il merito, ma auspico che possa essere aperto un confronto per arrivare a un testo condiviso prima della fine della legislatura”.
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