annuncio del Mimit T24 .

Si avvicina uno dei due pilastri per il rilancio dell’area siderurgica ex Lucchini di Piombino: dopo l’annuncio dello sciopero del 23 maggio, indetto da Fim, Fiom, Uilm e Usb in segno di protesta contro uno stallo prolungato, è arrivato l’annuncio della convocazione per il 22 maggio, da parte del ministro per le Imprese e del Made in Italy Adolfo Urso, della riunione conclusiva per la definizione dell’accordo di programma – non ancora la firma, dunque – tra il Mimit e Metinvest-Danieli. In attesa di una schiarita sull’accordo analogo da realizzare con Jsw Steel Italy.

Si punta a un testo da sottoscrivere in tempi rapidi

L’obiettivo è “confezionare un testo che sia definitivo e che potremo sottoscrivere in tempi rapidi così da consegnare al privato gli strumenti necessari per rendere concreto l’investimento”, commentano il sindaco Francesco Ferrari e l’assessora Sabrina Nigro. “Ora ci sono tutte le condizioni per ripartire”, ha sottolineato Eugenio Giani, presidente della Regione Toscana, secondo cui “i sindacati svolgono un’azione di sollecitazione e di sottolineatura delle cose che sono in ritardo, è un’azione positiva”.

L’accordo di programma con Metinvest-Danieli, ha ricordato il Ministero, prevede impegni sia delle parti pubbliche che dell’azienda per l’insediamento di un impianto siderurgico moderno, tecnologicamente avanzato, competitivo e a basse emissioni. L’accordo, sostiene il Mimit, garantisce il coordinamento tra il Piano industriale e quello ambientale, definendo il cronoprogramma degli investimenti, le modalità e le azioni necessarie per favorirli, il finanziamento pubblico, le iniziative legate alle energie rinnovabili, un piano di ammodernamento delle infrastrutture portuali e ogni altro aspetto connesso e funzionale a garantire che Piombino torni a essere un sito produttivo di coils.

Il nodo dell’accordo sindacale

“Per dare gambe all’accordo di programma serve l’accordo con le organizzazioni sindacali, che è parte integrante dell’accordo di programma, senza quello l’iter non è compiuto”, precisa David Romagnani (Fiom-Cgil Livorno), secondo cui l’annuncio del Ministero è un fatto “estremamente positivo”. La Fiom-Cgil ha fissato un incontro di aggiornamento col sindaco Ferrari la prossima settimana, “chiedendo però formalmente di essere coinvolta a seguito dell’incontro al Mimit”.

Per il sindacato, che chiede “la piena tutela di tutta l’occupazione” del polo di Piombino, l’accordo di programma con Metinvest sarebbe “una tappa fondamentale, ma noi saremo tranquilli solo quando gli investimenti saranno reali e i nuovi impianti entreranno in funzione. Troppi accordi in passato sono rimasti solo sulla carta. Come Fiom ci aspettiamo che l’accordo sia pubblico, trasparente, monitorabile contenga clausole risolutorie in caso di inadempienza, e quindi preveda strumenti vincolanti per il rispetto degli impegni assunti, inclusa una verifica costante con i rappresentanti dei lavoratori. E’ indispensabile che venga attivato un comitato di monitoraggio permanente, con la partecipazione delle parti sociali, del Comune e della Regione Toscana, per garantire il rispetto del cronoprogramma e delle ricadute occupazionali ed ambientali”.

Attesa per una svolta sul potenziamento del porto

L’accordo di programma con Metinvest-Danieli potrebbe contenere anche novità relative al porto di Piombino: l’auspicio espresso dalla Fiom è che possa valorizzarne il ruolo “come hub industriale e logistico del Tirreno”. Tradotto: risorse pubbliche fino a 190 milioni di euro per l’infrastruttura. In primis, per una nuova banchina da realizzarsi sul lato ovest della nuova darsena nord, dalla parte opposta a dove oggi è il rigassificatore Italis Lng di Snam, da assegnare per metà – in deroga alla normativa sulle concessioni demaniali marittime – alla joint venture italo-ucraina. Ad essa andrebbe metà del nuovo molo da 1,2 km, destinato per il resto ad altre imprese della logistica industriale, mentre il vecchio pontile dell’acciaieria sarebbe mantenuto da Jsw.