Cibo sano, accessibile e di qualità per tutti: la sfida di TUTTOFOOD al settore alimentare


Si conclude oggi TUTTOFOOD, la fiera di riferimento per l’ecosistema agroalimentare di cui ESGnews è stato partner per la sostenibilità. La manifestazione, che si è svolta dal 5 all’8 maggio a Rho Fiera Milano, ha visto la partecipazione di 4.200 brand, di cui il 25% provenienti dall’estero. L’edizione 2025, la prima firmata Fiere di Parma con il supporto di Fiere Colonia, è stata visitata da oltre 100.000 visitatori e 3.000 top buyer internazionali provenienti da 100 Paesi. Distribuita su oltre 150.000 metri quadri distribuiti in 10 padiglioni e suddivisa in 7 aree tematiche (Tuttofood Street Experience, Italian Specialty Selection, Tuttofood Academy, Start Up Area, Bellavita Expo, Mixology Experience, Better Future), la fiera ha offerto una visione di sistema e ha fatto dialogare le differenti realtà partecipanti, dall’agricoltura alla distribuzione, dall’industria alla ristorazione.

In un mercato sempre più orientato verso la sostenibilità ambientale, sociale ed economica, la manifestazione si è proposta come un’occasione chiave per ripensare il futuro del cibo. In questa intervista Alice Andrei, Marketing Manager di TUTTOFOOD Milano 2025, ha raccontato le nuove tendenze, le sfide globali e le opportunità per le imprese che scelgono un modello di produzione responsabile.

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Quali sono le principali tendenze che emergono oggi nel settore alimentare, sia a livello nazionale che internazionale?

La velocità di consumo è un trend fortissimo oggi e sempre più aziende si stanno muovendo in quel senso. È un po’ il frutto dell’evoluzione delle nostre vite, che ci porta a consumare sempre pià pasti fuori casa. C’è però anche una tendenza della GenZ di approcciare al momento della tavola – una volta a casa – in modo proprio diverso da come facevano altre generazioni (paradossalmente anche quella anagraficamente a loro più vicina, i Millennial). Alla rapidità di consumo si sommano, quindi, altre componenti come la salubrità e la ricerca in acquisto di prodotti dalla grande funzionalità alimentare. Questa transizione non implica che i formati e i sapori tradizionali o i grandi cliché (come l’aperitivo all’italiana, per esempio) siano destinati a sparire, tutt’altro: tutti questi classici sono destinati a rivivere sotto nuove forme per adattarsi a nuovi need che il consumatore esprime in modo chiaro attraverso i suoi comportamenti in acquisto e le sue scelte di stile.

TUTTOFOOD 2025 si posiziona come una piattaforma capace di intercettare, una per una, queste tendenze legate e ai nuovi bisogni alimentari e snocciolarle in modo molto profondo. 

Come si stanno evolvendo le strategie delle aziende alimentari per rispondere ai cambiamenti nei consumi e alle nuove sfide dei mercati, non ultima quella dei dazi?

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Le aziende alimentari hanno perfettamente compreso che la chiave del successo non è una sola, perché le tendenze, le sfumature e i comportamenti sono ormai così compositi da rendere complessa qualsiasi approssimazione. Nel carrello della spesa entra di tutto: dalle carni ai prodotti plant-based, dai formaggi ai prodotti “free from”, dai prodotti artigianali alla MDD mainstream. Se apriamo il discorso al Fuori Casa, il concetto può essere declinato potenzialmente all’infinito. L’industria, perciò, reagisce con assortimenti ampi, inclusivi e destinati a coprire tutti i tipi di consumo.

Questa stessa visione deve guidare, a nostro giudizio, anche la nuova stagione economica mondiale: le aziende italiane, che sono andate spesso all’estero tentando con successo la “carta americana”, oggi sono chiamate a diversificare la loro strategia estera e magari a puntare su nuove geografie dalla grande potenzialità, in cui si nascondono opportunità inespresse. TUTTOFOOD, con il suo programma Incoming estremamente ampio e specializzato, sviluppato in collaborazione con ICE-Agenzia, è uno strumento strategico utilissimo, che può arrivare lì dove la diplomazia non riesce e creare ponti solidi verso nuove opportunità di mercato.

Quali opportunità può offrire una fiera come la vostra alle imprese che vogliono internazionalizzarsi o rafforzare il loro posizionamento?

La forza di una piattaforma strategica come TUTTOFOOD sta tutta nella capacità di offrire alle imprese che mirano all’internazionalizzazione o al rafforzamento del proprio posizionamento un parterre di contatti di estrema qualità. Con la partecipazione di oltre 4.200 brand, provenienti da tutto il mondo, più di 90.000 visitatori attesi (tra cui oltre 3.000 top buyer internazionali), la fiera apre tanti possibile porte, in termini di visibilità e accesso a nuovi mercati. A tutto questo, aggiungiamo un programma – davvero denso e di grande qualità – fatto di convegni, aree speciali e iniziative sulle ultime tendenze e innovazioni del settore. Il fil rouge TUTTOFOOD 4 ESG, nel quale ESGnews è grande protagonista, è uno di questi e dà attenzione a un grande tema – quello dei comportamenti responsabili – che sono da considerarsi uno dei pilastri fondamentali del nuovo corso dell’industria alimentare.

Quanto conta oggi la sostenibilità ambientale e sociale nella competitività delle aziende alimentari?

La sostenibilità ambientale e sociale è diventata un fattore chiave nella competitività delle aziende alimentari. Non è un caso che le imprese con un alto livello di sostenibilità risultano anche le più competitive sul mercato. TUTTOFOOD 2025 sta infatti dedicando ampio spazio ai nuovi modelli alimentari, sempre più impostati verso la valorizzazione di produzioni sostenibili dal punto di vista socio-ambientale e di comportamenti di consumo responsabili. Questi modelli possono generare una spinta emulativa per i nostri espositori, ma soprattutto rappresentano una fonte di ispirazione per i distributori, chiamati ad attuare politiche intelligenti nei loro canali di riferimento. La nostra manifestazione mette a sistema questo bagaglio comune attraverso un’intera area tematica, la “Better Future Arena”, nella quale si discuterà di responsabilità, innovazione sostenibile e nuove abitudini di consumo. 

Quali sono, secondo lei, le motivazioni che spingono le aziende a intraprendere il percorso della sostenibilità?

Il consumatore è sempre più maturo e consapevole e, soprattutto, alla ricerca di trasparenza. Le aziende che investono in questo verso sono chiamate a farlo.

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Le aziende alimentari lo hanno capito e stanno adottando diverse strategie, che vanno dalla riduzione degli sprechi alimentari (per esempio, adottando modelli di business che si basano sull’economia circolare), al riuso, fino a progetti innovativi legati all’utilizzo della blockchain e dell’intelligenza artificiale, con risultati di concreto miglioramento della trasparenza delle filiere alimentari. L’agritech, in questo senso, è in pieno fermento, grazie alla proposta di transizione verso pratiche di produzione più ecologiche, come l’agricoltura rigenerativa, che mira a migliorare la salute del suolo e a ridurre le emissioni di carbonio. In più molte aziende stanno diventando più trasparenti, imparando a comunicare a tutta la filiera i loro obiettivi di sostenibilità e i loro progressi nell’attuazione di pratiche più sostenibili. TUTTOFOOD Milano, in tal senso, offre loro una vetrina eccezionale in questo importantissimo processo di comunicazione.

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