In occasione della Festa del Lavoro, la Regione Piemonte torna a puntare i riflettori sulla sicurezza nel settore agricolo, uno dei comparti storicamente più esposti al rischio di infortuni. Nel quadro del Piano regionale di prevenzione, l’amministrazione regionale ha sviluppato una serie di azioni specifiche per contenere e ridurre gli incidenti sul lavoro in ambito agricolo, ottenendo nel tempo risultati significativi.
Secondo i dati INAIL, infatti, il tasso grezzo di infortuni riconosciuti nel settore è passato da circa 22 eventi ogni mille addetti nel 2010 a 10 eventi ogni mille nel 2020, segnando un netto miglioramento nel decennio. Un trend positivo che testimonia gli sforzi compiuti dalle aziende agricole per migliorare le condizioni di lavoro e ridurre i rischi.
Dalla rappresentanza del settore arriva però l’invito a non abbassare la guardia. Il presidente di Confagricoltura Piemonte, Enrico Allasia, ha sottolineato come questi risultati siano il frutto di un impegno costante da parte degli operatori agricoli, ma ha anche evidenziato la necessità di continuare a investire, soprattutto in due ambiti cruciali: il rinnovo del parco macchine agricole e la formazione continua degli addetti.
Allasia ha ricordato che la sicurezza non può essere considerata un costo accessorio, ma un elemento strutturale dell’attività agricola, e che la modernizzazione delle attrezzature è indispensabile per prevenire gli incidenti più gravi. Tuttavia, ha anche messo in luce le difficoltà economiche che molte aziende si trovano ad affrontare, specialmente in una fase storica complessa come quella attuale, in cui l’accesso alle risorse finanziarie è spesso limitato.
In questo contesto, risultano fondamentali i fondi pubblici messi a disposizione negli ultimi anni sia dallo Stato che dai bandi del Complemento per lo Sviluppo Rurale (CSR) della Regione Piemonte. Questi strumenti, ha spiegato Allasia, permettono alle imprese di dotarsi di tecnologie più avanzate e sicure, supportando concretamente gli agricoltori in un processo di innovazione che deve andare di pari passo con la prevenzione.
Il messaggio che arriva dal mondo agricolo piemontese è chiaro: la strada intrapresa è quella giusta, ma per consolidare i progressi ottenuti serve un impegno condiviso e continuativo, capace di coinvolgere istituzioni, associazioni di categoria e operatori del settore. Solo così sarà possibile ridurre ulteriormente il numero e la gravità degli infortuni e garantire un futuro più sicuro per chi lavora ogni giorno nei campi.
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