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INFLAZIONE AL RIBASSO E PIL IN CRESCITA, MA I CONSUMI RESTANO AL PALO


INFLAZIONE AL RIBASSO E PIL IN CRESCITA, MA I CONSUMI RESTANO AL PALO

Nonostante il calo dell’inflazione dal previsto 2% al 1,6% di febbraio, i costi dell’energia restano un problema, a quanto afferma l’ultima Congiuntura Confcommercio, che indica i consumi al palo anche se gli indicatori congiunturali italiani sono positivi.

La crescita è tuttavia modesta. Si registra un aumento nei settori del tempo libero e turismo, ma una contrazione in beni come alimentari e trasporti.

Conto e carta

difficile da pignorare

 

Tra le diverse funzioni di spesa le dinamiche più positive, nel confronto annuo, si confermano quelle relative ai beni e ai servizi per la comunicazione (+5,3%), alberghi e i pasti e le consumazioni fuori casa (+1,3%). 
A febbraio, apprezzabili segnali di recupero hanno interessato i consumi di abbigliamento e calzature (+1,4%), migliorando i non brillanti risultati dei saldi di gennaio. 

Tra le macro funzioni di consumo si confermano in negativo i consumi relativi ai beni ed i servizi per la mobilità (-5,9%), i beni e i servizi ricreativi (-1,6%) e i beni e i servizi per la casa (-1,3%). Tornano in territorio negativo i beni e i servizi per la cura della persona (-0,8%) e gli alimentari bevande e tabacchi (-0,6%). 

L’annunciata crescita del Pil dello 0,4% nel primo trimestre 2025, con un obiettivo annuale di +0,8%, potrebbe necessitare di un impulso esterno, come una riforma fiscale che riduca le aliquote per il settore produttivo, in risposta all’aumento della pressione fiscale, che ha raggiunto il 42,6% nel 2024.

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